27 Maggio 2024

Children Press Office

I regali di Riccardo

Riccardo ha appena sette anni ed è uno dei più giovani sostenitori di Children of Africa!

Si è avvicinato alla nostra organizzazione in occasione del suo sesto compleanno per farci una proposta bella e importante: intendeva chiedere come regalo ai suoi amici una donazione per i bambini che supportiamo in Kenya.

A incoraggiarlo nell’iniziativa c’erano i suoi genitori, Silvia e Alessandro: “Riccardo è abituato a donare i giochi che non usa più a un’associazione locale, ma abbiamo voluto fare qualcosa di diverso” raccontano. “All’avvicinarsi del suo compleanno abbiamo pensato a quanti regali riceve di solito e al fatto che poi questi vengano utilizzati solo per poche settimane. Gli abbiamo dunque fatto un solo regalo, qualcosa che sapevamo gli sarebbe interessato, e abbiamo chiesto ai genitori dei suoi compagni di fare una donazione”.

 

 

 

Una sensibilità che nasce da lontano

A parlare di Children of Africa ai genitori di Riccardo è stata un’amica che già sostiene le nostre attività, e i temi per cui ci impegniamo li hanno subito convinti: “L’istruzione è libertà, dovrebbe essere un diritto di tutti. Garantire educazione di qualità e formazione professionale significa impegnarsi in un progetto a lungo termine, un progetto di vita”.

La sensibilità di Silvia e Alessandro nasce da lontano, da vicende personali che sono state rafforzate da una vacanza fatta insieme a Zanzibar prima dell’arrivo di Riccardo. “Anche se si tratta di un posto splendido per i turisti, non ci siamo accontentati di stare in spiaggia. Ci siamo quindi fatti accompagnare nei villaggi locali e abbiamo avuto la possibilità di visitare una scuola, dove ci siamo resi conto delle difficoltà che vivono i bambini. Abbiamo cercato di dare il nostro contributo finché eravamo lì ed è stata un’esperienza molto forte. Non volevamo però che tutto finisse con la vacanza”.

Libri in regalo

Il compleanno di Riccardo è stato un successo. Iniziative di questo tipo non sono comuni e alcuni genitori hanno accolto la proposta con un po’ di sorpresa, ma tutti sono stati felici di partecipare.

Grazie ai fondi raccolti abbiamo potuto acquistare 150 volumi illustrati, in swahili e in inglese, e distribuirli a tre scuole dei villaggi rurali.

“Che confusione!”, “Notte di paura”, “Un braccialetto prezioso” sono alcuni dei titoli grazie ai quali i bambini adesso possono esercitarsi con la lettura e viaggiare con la fantasia.

Quando abbiamo mandato a chi aveva contribuito al regalo le foto della consegna e la lista dei titoli acquistati, Riccardo ha esclamato: “Tutti questi libri?! Sono tantissimi!”

 

 

 

Un nuovo compleanno

Passano i mesi, Riccardo cresce e comincia la scuola. Si avvicina un nuovo compleanno e lui fa sapere ai suoi genitori che questa volta preferirebbe i regali alle donazioni.

“Ci ha colpito molto la sua richiesta” ammettono mamma e papà. “Però ci siamo detti che era il suo primo anno di scuola e forse voleva festeggiare con i nuovi amici; in ogni caso non ci sembrava giusto forzarlo, così l’abbiamo ascoltato”.

Poi, alcuni giorni prima della festa, i tre sono seduti a tavola insieme e Riccardo lancia una domanda inaspettata: “Come abbiamo aiutato i bambini quest’anno?”. I genitori allora gli ricordano la conversazione avuta qualche tempo prima. Appena Riccardo realizza quel che è successo, però, scoppia in un pianto inconsolabile.

È troppo tardi per coinvolgere nuovamente gli amici, ma Silvia e Alessandro vogliono dare seguito al percorso del figlio e scelgono dunque, come regalo per lui, di avviare un Sostegno a Distanza con Children of Africa.

Fratello a distanza

La presentazione della bambina sostenuta arriva a stretto giro: si chiama Salomè, ha quattro anni e presto inizierà la scuola.

“Viviamo in un ambiente privilegiato, e non è sempre facile ricordarsi della fortuna che abbiamo né, soprattutto per i più piccoli, riuscire a capire il vero valore delle cose” spiegano i genitori di Riccardo. “Riccardo non riusciva a credere che nella casa di Salomè non ci fosse il bagno. Lui si sposta a giocare in salone perché la sua camera gli pare troppo piccola – ed è già molto più grande di quella che, ad esempio, avevamo noi alla sua età… Quando ha visto la foto è rimasto stupito dal fatto che la bambina non portasse le scarpe. Ci ha detto: ‘Appena andiamo a trovarla dobbiamo regalarle subito almeno un paio di ciabatte’”.

Riccardo tiene la foto di Salomè sul comodino, le ha anche scritto una lettera. Si è affezionato alla sua amica che vive in Kenya e ne parla anche a scuola. “Lo fa di sua iniziativa, non lo spingiamo noi, ma quando andiamo a prenderlo capiamo che ha raccontato tutto ai suoi amici e agli insegnanti” spiegano i genitori con un sorriso. “Nella solidarietà c’è qualcosa che fa bene a tutta la famiglia, che fa bene anche a noi. Non è un modo per scaricarsi la coscienza, ma per dare un aiuto a chi fa quello che anche noi vorremmo fare. Ogni tanto ci pensiamo: per noi la quota del Sostegno a Distanza rappresenta uno sforzo relativo perché si tratta di una cifra che, con un po’ di attenzione, riusciamo a mettere da parte; per una bambina però significa la differenza tra poter andare a scuola oppure no. Per noi il pensiero che ci siano bambini che non hanno questa opportunità è intollerabile”.

 

Il percorso insieme

Salomè e Riccardo hanno cominciato un percorso insieme, che siamo certi farà bene, in modo diverso, a entrambi.

Grazie di cuore a Riccardo, per la maturità che dimostra nonostante la giovane età, e grazie anche a Silvia e Alessandro che, con molto tatto e consapevolezza, stanno permettendo ai due bambini di vivere questa esperienza.