25 Agosto 2023

Children Press Office

A casa di Mwanahamisi

Ormai manca pochissimo: il 2 settembre al Mama Lorenza si terrà la cerimonia di consegna dei diplomi!

Sarà una festa bellissima, alla quale parteciperanno genitori, autorità e ospiti d’onore. Dedicheremo un momento anche a premiare con un regalo speciale la migliore studentessa di ogni corso: Florence, che si diploma come parrucchiera ed estetista, riceverà un phon, lozioni, cosmetici e attrezzatura per la manicure; Mwanahamisi, che è diventata una bravissima sarta, avrà in dono una macchina da cucire.

Come è già successo l’anno scorso, se ti fa piacere puoi partecipare al regalo e lasciare un messaggio di auguri e incoraggiamento sul biglietto che consegneremo alle ragazze!

 

DONA ORA

 

 

Un annuncio importante

Qualche giorno fa siamo andate a casa di Mwanahamisi per portare la bella notizia a lei e alla sua mamma. Teniamo molto a questa ragazza, tanto che l’abbiamo assunta a Emèl prima ancora che si diplomasse, e volevamo quindi dare un riconoscimento ufficiale ai suoi sforzi anche davanti alla famiglia. Quello che non immaginavamo, però, è che a ricevere il regalo più bello saremmo state noi!

Mwanahamisi vive poco distante dal Mama Lorenza, ma arrivare a casa sua è tutt’altro che semplice. Dopo mezz’ora di viaggio in tuk tuk, siamo scese per imboccare un sentiero che si inoltrava in mezzo alla vegetazione. Abbiamo camminato per un’altra ora, guadando anche un piccolo fiume a piedi nudi, prima di arrivare.

Percorrendo con le nostre gambe quella strada ci siamo rese conto di quanto tempo e sforzo la ragazza impieghi per venire a lavoro ogni giorno. Altre sue colleghe hanno affittato una stanza vicino al laboratorio, ma la famiglia di Mwanahamisi si trova in condizioni così precarie che tutto il suo stipendio serve a supportare loro.

A casa

La casa in cui vivono è stata costruita dallo zio, che ha accolto la madre e i fratelli di Mwanahamisi quando si sono trovati senza un posto in cui stare. Si tratta di una piccola struttura in fango con il tetto in paglia, dignitosa e ordinata. Hanno una cucina e un bagno esterni, e poco distante c’è anche un orto nel quale coltivano zucchine, mais e mchicha.

Lo zio è insegnante in una mandrasa della zona, e il suo stipendio non è alto; la mamma ogni tanto va in città a vendere i mandazi e altri dolcetti per strada. A parte Mwanahamisi, nessuno dei fratelli lavora. Uno di loro soffre di epilessia, non è autonomo e il suo contributo è cacciare gli uccelli con la fionda. L’altro è in salute ma non ha un impiego, anche a causa dell’enorme isolamento in cui si trovano. Al rientro dalla visita abbiamo chiesto ai proprietari di una fabbrica di scarpe con i quali siamo in buoni rapporti di dargli un’opportunità, speriamo in bene. Le sorelline, infine, sono piccole e vanno ancora alle primarie.

 

 

 

L'orgoglio della mamma

L’accoglienza che ci hanno riservato è stata quella delle grandi occasioni. Abbiamo pranzato insieme con fagioli cucinati nel latte di cocco, chapati, pannocchie e tè masala, e abbiamo chiacchierato in un’atmosfera di festa e grande allegria.

La mamma di Mwanahamisi era, naturalmente, la più orgogliosa. L’abbiamo ascoltata raccontare le sfide e le soddisfazioni avute dalla figlia: i colloqui di selezione per il Mama Lorenza, il lavoro a Emèl e, adesso, il premio come miglior studentessa. «Quando siamo andate a fare le selezioni a scuola mi tremavano le gambe» ci ha detto, sorridendo. «Speravo che Mwanahamisi venisse accettata, ma c’erano così tante ragazze nella stessa situazione… oggi sono infinitamente grata e orgogliosa al pensiero che la mia prima figlia contribuisca a comprare cibo per tutti e a mandare a scuola le sorelle più piccole». Mentre mamma e figlia parlavano noi le ascoltavamo in silenzio, felici di avere l’opportunità di partecipare alla loro gioia.

Quando è stato il momento di rientrare, tutte le donne della famiglia (incluse le sorelline) hanno percorso il sentiero in mezzo alla foresta insieme a noi. Ci siamo salutate con un abbraccio e, prima che salissimo sul tuk tuk, ci hanno consegnato una busta piena di pannocchie e zucchine. Era il loro regalo per noi, e in quel momento ci è sembrato uno dei doni più preziosi che avessimo mai ricevuto.

 

Unisciti alla festa

Lo scorso anno la generosità dei nostri donatori ci aveva permesso di acquistare i regali per le due migliori studentesse del corso, che costano circa 300.- Chf.

Anzi, con le donazioni in eccesso avevamo potuto sostenere parte delle spese per la cerimonia di consegna dei diplomi, che sono in totale di circa 1,000.- Chf.

Tra chi aveva partecipato al regalo, c’era anche una signora che lavora come parrucchiera in Svizzera e che ha voluto fare gli auguri alla sua futura collega: quando la studentessa ha letto la dedica sul biglietto si è naturalmente emozionata, e noi con lei!

Se anche tu vuoi contribuire e inviare un messaggio, clicca il bottone qui sotto. Ricorda di lasciare il tuo indirizzo mail, così potremo inviarti le foto del momento della consegna!

 

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